Dal 23 settembre al via gli incentivi auto elettriche 2025
Dalle ore 12 del 23 settembre 2025, i concessionari possono registrarsi alla piattaforma del Mase per gestire i contributi statali sull’acquisto di veicoli elettrici previsti dal Pnrr.
Entra nel vivo il nuovo piano di incentivi statali per l’acquisto di auto elettriche. A partire dalle ore 12:00 di oggi, martedì 23 settembre 2025, i concessionari e gli esercenti possono registrarsi sulla piattaforma online predisposta dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase) per l’accesso ai bonus.
La misura rientra nel Dm 8 agosto 2025 n. 236, attuativo del Pnrr – Missione 2, Componente 2, Investimento 4.5, dedicato al rinnovo del parco veicoli privati e commerciali leggeri con mezzi elettrici.
Il programma mette sul piatto 597 milioni di euro a fondo perduto, suddivisi tra cittadini e microimprese con residenza o sede legale nelle aree urbane funzionali (città oltre i 50.000 abitanti e rispettivi bacini di pendolarismo).
Il sostegno sarà erogato come sconto diretto in fase di acquisto, in modo da alleggerire subito la spesa per i beneficiari.
I contributi previsti
Persone fisiche:
fino a 9.000 o 11.000 euro per l’acquisto di un’auto elettrica (categoria M1), a seconda dell’ISEE.
Microimprese:
fino a 20.000 euro per veicolo elettrico commerciale (categorie N1 e N2), nel limite del 30% del prezzo d’acquisto e nel rispetto della normativa “de minimis”.
In entrambi i casi è previsto l’obbligo di rottamazione di un veicolo termico fino a Euro 5.
Per il momento, la piattaforma www.bonusveicolielettrici.mase.gov.it è attiva solo per la registrazione degli esercenti (rivenditori e concessionari). La registrazione dei cittadini e delle microimprese sarà invece attivata successivamente: la data verrà resa nota nella sezione “Bandi e avvisi” del sito istituzionale del Mase.
L’avvio della piattaforma segna il primo passo operativo verso una misura attesa da tempo, che intende accelerare la diffusione della mobilità elettrica in Italia e ridurre le emissioni del settore trasporti. Ora si attende la seconda fase, quella dell’adesione diretta dei cittadini e delle imprese.