IVA esclusa IVA 10% inclusa

Italia Solare: 4 GW nei primi nove mesi, giù il comparto domestico

Argomenti principali

Dopo due anni di forte espansione, il mercato fotovoltaico italiano mostra i primi segnali di assestamento. Secondo il rapporto trimestrale 2025 di Italia Solare, elaborato su dati Gaudì Terna, da gennaio a settembre sono stati connessi 161.962 nuovi impianti per una potenza complessiva di 4.078 MW.

Si tratta di un calo del 29% nel numero di installazioni e del 17% in potenza rispetto allo stesso periodo del 2024. Un rallentamento fisiologico, spiegano gli esperti, dopo il boom del biennio precedente trainato dal Superbonus e dalle politiche di sostegno straordinarie.

Alla data del 30 settembre 2025, l’Italia conta 2.040.850 impianti fotovoltaici attivi, per una potenza complessiva di 41.154 MW. Rispetto a fine 2024, l’incremento è dell’11% in potenza e del 9% nel numero di impianti, confermando il trend positivo del settore, anche se a ritmi più contenuti.

Il segmento residenziale, che rappresenta la base della diffusione del solare in Italia, è quello che più risente della frenata: 151.483 nuovi impianti sotto i 20 kW, per 974 MW di potenza complessiva (–30% in numero, –27% in potenza).
La potenza media rimane stabile a 6,4 kW, segno che le tipologie d’intervento non sono cambiate, ma è diminuito il numero di nuove installazioni.

Più resilienti i segmenti commerciale e industriale (20 kW ≤ P < 1 MW), che contano 1.228 impianti per 1.002 MW, con un contributo significativo dei progetti di media taglia (200–1000 kW).

Il comparto utility scale, invece, si conferma protagonista del mercato: 477 impianti connessi per 1.875 MW, pari al 46% della potenza totale installata nel periodo.
Un dato che evidenzia come la crescita futura del fotovoltaico italiano sarà sempre più guidata dai grandi impianti e dai progetti a terra, soprattutto in ambito FER X e FER2.

La Lombardia si conferma leader nazionale con 532 MW installati e 23.156 nuovi impianti, seguita da Lazio (510 MW) e Veneto (363 MW).
In termini di potenza per abitante, però, spiccano Sardegna (164 W/abitante), Basilicata (135 W/abitante) e Friuli-Venezia Giulia (113 W/abitante), regioni meno popolate ma con un’elevata penetrazione fotovoltaica.

Complessivamente, le cinque regioni leader (Lombardia, Lazio, Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna) concentrano oltre il 50% della potenza connessa in Italia, a testimonianza di una distribuzione ancora fortemente legata alla densità abitativa e industriale.


Le richieste di Italia Solare

Nel commentare i risultati, Paolo Rocco Viscontini, presidente di Italia Solare, ha sottolineato:

“Il fotovoltaico è ormai una realtà strutturale nel nostro Paese. Registriamo una fase di rallentamento, ma ci aspettiamo una ripresa sostenuta dal programma FER X e da nuove politiche di incentivo. La detrazione del 50% è una misura utile, ma va resa stabile e strutturale”.

Tra le priorità indicate da Italia Solare:

  • stabilizzare la detrazione 50% per gli impianti residenziali anche oltre il 2026;

  • incentivare i sistemi di accumulo per famiglie e imprese;

  • semplificare le regole per le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER);

  • accelerare l’approvazione delle aree idonee previste dalla direttiva europea RED III.


Una fase di consolidamento verso la transizione

Il rapporto evidenzia che, nonostante la frenata, l’Italia rimane tra i principali mercati fotovoltaici europei. Il rallentamento del residenziale appare come una fase di riorganizzazione e consolidamento, più che di contrazione strutturale, in vista di una nuova stagione di crescita trainata da impianti di media e grande scala, accumuli e CER.

Categorie: Attualità

Inserisci il tuo commento

Seguici su Facebook