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Nuove linee guida antincendio per impianti fotovoltaici

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Il decreto DCPREV 14030/2025 aggiorna i requisiti di prevenzione incendi per impianti fotovoltaici fino a 1500 V: novità su sistemi di accumulo, distanze minime, compartimentazioni e obblighi di manutenzione periodica.

La sicurezza antincendio negli impianti fotovoltaici entra in una nuova fase. Con la pubblicazione del DCPREV 14030/2025, la Direzione Centrale per la Prevenzione e la Sicurezza del Ministero dell’Interno aggiorna in profondità le regole di progettazione, installazione e manutenzione degli impianti solari fino a 1500 V di tensione nominale.

Le linee guida non si limitano a piccoli aggiustamenti: introducono un quadro normativo più rigoroso, pensato per garantire una maggiore tutela di edifici e persone, alla luce della diffusione crescente del fotovoltaico anche in contesti complessi come capannoni industriali, tettoie e parcheggi coperti.

Il documento estende l’applicazione delle misure di sicurezza a una vasta gamma di installazioni: edifici civili, industriali, commerciali e rurali, inclusi pergole, pensiline e tettoie connesse ad attività soggette a prevenzione incendi. Sono esclusi invece gli impianti a terra, i sistemi plug & play sotto gli 800 W e gli agri-voltaici collocati oltre i 100 metri dagli edifici.

Fra le novità più rilevanti:

  • Sistemi di accumulo (BESS): obbligo di valutazione del rischio specifico, con particolare attenzione al fenomeno del thermal runaway delle batterie al litio;

  • Nuove misure tecniche: distanze minime tra i pannelli (sottoinsiemi di massimo 20 metri separati da corridoi liberi di almeno 2 m), fascia libera di 1 m lungo i bordi delle coperture, compartimentazioni REI/EI 30 per inverter e quadri elettrici;

  • Limitazioni: divieto di installazione in vie di esodo, in prossimità di evacuatori di fumo/calore, camini e aperture, con distanze minime fissate a 1 m;

  • Resistenza al fuoco: obbligo di installazione su strutture incombustibili (classe A1) o su materiali con protezione EI 30; valutazione della reazione al fuoco secondo le norme UNI EN 13501-1 e 13501-5.

Un capitolo importante del DCPREV 14030 riguarda la manutenzione obbligatoria. Gli impianti dovranno essere oggetto di:

  • controlli periodici secondo le norme CEI EN 62446-1 e 62446-2;

  • ispezioni termografiche periodiche (IEC TS 62446-3);

  • verifica antincendio almeno ogni due anni, o ad ogni modifica rilevante dell’impianto;

  • mantenimento di un manuale d’uso e manutenzione sempre aggiornato.

Questi obblighi segnano un cambio di passo importante, perché spostano l’attenzione dal solo momento della progettazione all’intero ciclo di vita dell’impianto.

Dal punto di vista procedurale, ogni nuova installazione o modifica sostanziale è da considerarsi a tutti gli effetti un aggravio del rischio incendio. Per le attività di categoria B e C è richiesta la valutazione progetto da parte dei Vigili del Fuoco, mentre negli altri casi è sufficiente la SCIA.

Il nuovo quadro normativo rappresenta una sfida per installatori, progettisti e gestori di impianti fotovoltaici, chiamati ad adeguarsi a requisiti più stringenti. Ma è anche un passo decisivo verso la maturità del settore, che deve coniugare la corsa alla potenza installata con l’assoluta priorità della sicurezza.

Categorie: Normativa

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