Lombardia punta su 12 GW rinnovabili entro il 2030
La Regione Lombardia ha siglato un passo significativo verso la decentralizzazione energetica: il 15 aprile 2025, la Giunta ha approvato la Proposta di legge (PDL) sulle "aree idonee" per lo sviluppo di impianti fotovoltaici e agrivoltaici. La norma prevede l’installazione di fino a 12 GW di energia rinnovabile entro il 2030, su una superficie di circa 20 000 ettari.
Ripartizione territoriale e limiti locali
La potenza obiettivo è distribuita tra le province lombarde, con quote massime definite per ciascuna zona:
- Brescia: 1,89 GW
- Pavia: 1,70 GW
- Milano: 1,63 GW
- Bergamo: 1,24 GW
- Cremona: 1,44 GW
- Mantova: 1,13 GW
- Varese: 0,81 GW
- Monza e Brianza: 0,62 GW
- Como: 0,55 GW
- Lodi: 0,47 GW
- Lecco: 0,34 GW
- Sondrio: 0,16 GW
Superata la soglia regionale, non saranno autorizzati nuovi impianti né tramite iter semplificati né ordinari
Equilibrio tra energia e agricoltura
Il piano privilegia gli impianti in aree industriali, ma preserva la vocazione agricola del territorio. Il 60 % della nuova potenza sarà realizzata in modalità agrivoltaica, integrando pannelli solari con colture agricole, mentre il restante 40 % sarà solo fotovoltaico. In progetti agrivoltaici, il mais potrebbe essere escluso dalle colture ammesse.
Investimenti e governance
Il pacchetto normativo prevede investimenti privati secondo stime tra gli 11 e i 12 miliardi di euro. Il testo normativo definisce anche compensazioni territoriali, raccordo con i comuni (entro 50 giorni per eventuali osservazioni) e un limite massimo del 10 % della potenza per singolo comune rispetto alla provincia . Inoltre, per evitare impugnazioni, si limitano i poteri decisionali comunali e provinciali.
Questa delibera rappresenta un punto di svolta per la Lombardia, orientata a bilanciare la transizione energetica con la tutela del suolo agricolo e del paesaggio. La mappatura delle aree idonee e i tetti fissati garantiscono una crescita ordinata degli impianti FER (Fonti Energetiche Rinnovabili), favorendo sviluppo economico, partecipazione virtuosa dei territori e stabilità dei prezzi energetici regionali. È un modello replicabile per altre regioni nel quadro del PNIEC nazionale.