Veneto: approvato il Nuovo Piano Energetico Regionale
Il Consiglio regionale del Veneto ha approvato il Nuovo Piano Energetico Regionale (Nper), fissando un ambizioso obiettivo: coprire il 43% del fabbisogno elettrico con fonti rinnovabili entro il 2030. La deliberazione amministrativa n. 84, proposta dalla Giunta, ha ottenuto il via libera della maggioranza con l'astensione delle opposizioni.
Strategie e misure previste L'assessore all'Energia e allo Sviluppo economico, Roberto Marcato, ha sottolineato le tre direttrici su cui si basa il piano: l’incremento sostenibile della produzione da rinnovabili, la diversificazione delle fonti energetiche e la riduzione dei consumi. "Abbiamo previsto oltre 100 azioni concrete per favorire la transizione energetica", ha dichiarato Marcato, citando tra le principali iniziative il potenziamento delle infrastrutture, il trasporto green, l’efficientamento energetico, il sostegno alla ricerca e innovazione, la promozione delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e lo sviluppo di una filiera regionale dell’idrogeno.
Un altro aspetto significativo del piano riguarda l’integrazione delle reti intelligenti (smart grid) a livello europeo, un processo fondamentale per la digitalizzazione e l’ottimizzazione dei sistemi energetici. Inoltre, tra gli emendamenti approvati in aula, è stato incluso un riferimento specifico all’uso del solare termico e al Clean Industry Deal promosso dalla Commissione Europea.
Investimenti e impatto economico L’Nper prevede un investimento pubblico di oltre 8,7 miliardi di euro, con un impatto economico stimato di circa 19,7 miliardi e la creazione di oltre 107.000 posti di lavoro, secondo le stime della CGIA di Mestre.
Il Veneto nel panorama energetico nazionale Attualmente, il Veneto si posiziona tra le regioni leader in Italia per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Con 228.013 impianti fotovoltaici in esercizio, la regione è seconda a livello nazionale per numero di installazioni e terza per potenza fotovoltaica complessiva (3.168 MW). Per quanto riguarda l’idroelettrico, il Veneto è quinto per potenza efficiente lorda (1.201 MW) e quarto per produzione (3.608 GWh). Sul fronte della geotermia e delle pompe di calore, la regione si conferma tra le prime tre in Italia.
Un percorso condiviso Il piano è stato oggetto di un’ampia consultazione pubblica, ricevendo 95 osservazioni, di cui l’84% valutate positivamente. Il processo di elaborazione ha coinvolto quattro aree organizzative regionali, oltre dieci direzioni, l’Arpav, il Comitato tecnico strategico presso Veneto Sviluppo, il Centro Studi Levi Cases, RSE ed Enea.
Grazie a questa visione strategica, il Veneto si pone come modello di riferimento per la transizione energetica in Italia, dimostrando come sostenibilità e sviluppo economico possano procedere di pari passo.